Chi pratica sport a livello agonistico o semplicemente molto intenso può andare incontro a lesioni legamentose. Formazioni fibrose di tessuto connettivo finalizzate a collegare tra loro i segmenti ossei, i legamenti svolgono un’essenziale funzione stabilizzante. Fondamentale è anche il loro ruolo propriocettivo.
Vanno incontro a lesioni soprattutto se sottoposti a carichi elevati. Le lesioni legamentose possono essere di diverse tipologie. Nello specifico si può parlare di:
- Lesioni di grado 0: traumi articolari in cui non si osservano danni anatomici di alcun tipo a carico dei legamenti;
- Lesioni di grado 1: traumi di lieve entità contraddistinti da una distrazione del legamento;
- Lesioni di grado 2: traumi di media entità che provocano una rottura parziale del legamento e un’interruzione delle fibre;
- Lesioni di grado 3: traumi di grave entità che provocano la rottura completa del legamento.
Generalmente, il legamento più soggetto a lesioni in ambito sportivo è il crociato anteriore, che si rompe soprattutto per traumi di natura distorsiva successivi a una flessione del ginocchio (caso tipico dei calciatori). Può inoltre succedere che un trauma diretto sulla parte laterale del ginocchio causi uno stress in valgo.